La blockchain per il real estate
United Risk Management ha risposto alla consultazione pubblica lanciata dal Ministero dello Sviluppo Economico sulle Proposte per la Strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e Blockchain
Le osservazioni si sono concentrate su due aspetti in particolare: l’utilizzo della blockchain nel settore del real estate e l’impatto che questa tecnologia può avere sulle norme antiriciclaggio.
Per quanto riguarda il primo aspetto, il documento degli esperti del Mise cita come unica applicazione della blockchain per l’edilizia il modello BIM. Pur condividendo l’importanza di questa applicazione, abbiamo fatto notare che la blockchain può essere utilizzata per notarizzare tutte le attività di cantiere, in modo da avere un registro con data certa degli accessi al sito, delle ditte che vi lavorano, dei movimenti dei camion, delle discariche utilizzate… Un registro che permette a distanza di anni la ricostruzione puntuale di tutti i movimenti e le attività di cantiere e rappresenta un importante strumento di legalità e di trasparenza. Non si tratta di teoria, ma di un’attività che è eseguita già da due anni nei cantieri nei quali operiamo.
Relativamente invece al paragrafo “Raccomandazioni relative all’applicazione della normativa antiriciclaggio” abbiamo osservato che qualunque procedura di semplificazione non può non tenere conto del recente aggiornamento della normativa antiriciclaggio (d. lgs. 4 ottobre 2019, n.125, entrato in vigore il 10 novembre 2019, in attuazione della V Direttiva comunitaria AMLD 2018/843) che, assieme alle recenti disposizioni emanate da Banca d’Italia, dimostrano l’estrema difficoltà a livello normativo di sviluppare “un mercato semplificato” quando il rischio di riciclaggio è basso.
In allegato il documento inviato al Ministero dello Sviluppo Economico.
© United Risk Management
Luglio 2020