Le top start-up del settore Safety & Security del 2017

di Stefano Peroncini, Consigliere Delegato – United Risk Management

Il settore della sicurezza è essenziale per la vita di oggi, in un contesto fortemente globalizzato e guidato dalla tecnologia, in quanto contribuisce a prevenire gli incidenti, a promuovere la serenità e la protezione contro le minacce – che sono in continuo mutamento – per le persone, le aziende, le infrastrutture e le nazioni stesse. Ecco come alcune delle migliori start-up italiane del settore si stanno muovendo.

La fine di ogni anno è tempo di bilanci: io il mio lo voglio fare sul mondo delle start-up impegnate sui temi della safety & security.

timori per la “sicurezza”, da intendersi nel senso più ampio di security e di safety, continuano ad aumentare a livello globale, motivando investimenti sempre più elevati, da parte sia delle imprese che delle istituzioni ma anche del singolo cittadino. Le esigenze di sicurezza sono inoltre in costante evoluzione e si adeguano alle nuove minacce, determinando così una forte innovazione e la costante domanda di nuovi prodotti e servizi. Ciò avviene in tutti i campi, in ogni settore industriale e in tutti i paesi.

Il settore offre possibilità di investimento notevolmente diversificate: le aziende della sicurezza operano infatti in molte aree diverse e non correlate tra loro, dalla salute e sicurezza delle persone alla biometria e sicurezza per i consumatori, dalla protezione delle infrastrutture e sino alla sicurezza dei luoghi ad alta frequentazione e degli eventi. E stiamo assistendo a trend che impatteranno enormemente sugli investimenti in sicurezza negli anni a venire: l’innovazione, la regolamentazione e l’urbanizzazione, come anche i fenomeni immigratori o di micro-criminalità, sono tutti elementi che giocano a favore della crescita alungo termine del settore della sicurezza. Senza contare una delle più grandi minacce del nostro secolo, la sicurezza informatica: il mercato mondiale della cyber security è stimato che passi dai 77Mld $ nel 2015 a 170Mld $ nel 2020 e negli ultimi 5 anni le start-up attive nella filiera hanno raccolto ben 7.3Mld $, di cui ben oltre 2.0Mld $ nell’ultimo anno.

Nello stesso tempo, la legislazione sulla salute e la sicurezza sta divenendo più complessa e diffusa, non solo in Italia, coprendo tutti gli aspetti del nostro vivere quotidiano: ambiente, cibo, automobili, sicurezza sul posto di lavoro. L’avvento dell’Internet of things e delle cosiddette smart city, i fenomeni di crescente urbanizzazione (per effetto dei quali entro il 2030 il 60% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane) e più ingenerale gli imponenti flussi migratori dai paesi in difficoltà sono trend evidenti che determineranno un aumento consistente della domanda di prodotti e servizi destinati ad abilitare i servizi del futuro o a proteggere le infrastrutture fondamentali nelle città.

Insomma, con gli occhi da investitore, dico che c’è l’imbarazzo della scelta: si tratta “solo” di selezionare il team giusto, quello che davvero fa la differenza in una start-up.

Ad esempio, in questo 2017 ho trovato le mie chicche personali: start-up con cui ho già avuto modo di collaborare secondo un approccio di Open Innovation, che hanno già avuto i primi round di investimento e sono ben oltre il prototipo, che già oggi fatturano e cominciano ad avere commesse importanti e che sono sicuro avranno successo nel medio-longo periodo. Imprenditori e soluzioni tecnologiche che si inseriscono molto bene nei progetti di safety & security che seguiamo nel Gruppo United, specializzato sui grandi progetti di riqualificazione urbana.

Io non avrei dubbio nell’investire in aziende quali quelle che vi propongo qui a seguire.

  1. Sclak, sistema di apertura porte basato sull’abbinamento di un dispositivo bluetooth e un App, sul modello del recente Amazon Key. Può essere abbinato a qualsiasi tipo di porta (cancello, bilanciata, serranda box, cassaforte, etc), con l’aggiunta di un semplice device da porre dietro la porta e un App con cui gestire i profili di accesso e autorizzare gli ingressi. Hanno già integrato Airbnb, così che chi affitta una casa può entrare senza dover aspettare l’host che porta le chiavi! Semplice ma geniale!
  2. Archon, piattaforma software per gestione di droni in pattuglia per eseguire task autonomi e ricorrenti, tipicamente per applicazioni in settore industriali. Può rendere più tempestive, efficaci e soprattutto sicure tutte quelle operazioni ancora oggi fatte dall’operatore con elevati costi o risultati non soddisfacenti. Si pensi ai controlli di efficienza di pannelli solari o ispezioni in aree pericolose, tutte gestibili da droni con apposite telecamere montate a bordo che seguono task ripetitivi in pattuglia. A breve annunceranno importanti partnership con un primario operatore del settore energia.
  3. SmartTrack, piattaforma IoT con applicazioni safety in ambito cantieristica e industry 4.0. Una declinazione davvero utile di sensoristica intelligente che crea una “body network” per la localizzazione di operatori in ambienti di cantiere, per verificare che indossino tutti i dispositivi di protezione di sicurezza richiesti e per gestire le evacuazioni in caso di emergenza.
  4. RapidDeploy, piattaforma di dispatchment utile in ambito public safety, emergenza medica, antincendio, di base sudafricana ma che di recente ha aperto un base operativa italiana. Di semplice implementazione per una Centrale Operativa (essendo in cloud) e davvero ampia l’integrazione di tutte le fonti informative utili per gestire al meglio l’intervento sul posto di squadre di soccorso in caso di emergenza.
  5. Amyko, braccialetto NFC con App dedicata per la gestione della propria storia clinica, per bambini, anziani o lavoratori a rischio. Utile in tutte quelle situazioni in cui è necessario prestare assistenza a malati cronici od operatori, al fine di aver subito a portata di mano le informazioni necessarie al soccorritore, semplicemente “leggendo” il sensore NFC del braccialetto tramite cellulare.
  6. Talkaway, soluzione di push-to-talk basata su internet, che può essere utilizzato per conversare con un solo utente o con un intero gruppo di persone simultaneamente collegate ad un medesimo canale, che trova quindi il suo naturale campo di applicazione nella gestione delle situazioni di sicurezza e vigilanza. Sono andati in over raccolta in una recente campagna di crowdfunding. Bravi!

Per avere altri esempi vi porto all’evento clou dell’anno delle start-up, il #SIOS17(Startup Italia Open Summit) che si è da poco concluso, a cura del bravissimo David Casalini di StartupItalia e moderata dal sempre più brillante Marco Monty Montemagno, che ci hanno raccontato il nostro piccolo ecosistema dell’innovazione. Ricordiamo che per entrare in questa ambita lista le start-up devono aver avuto un round di investimento, un prototipo almeno sul mercato e una presenza internazionale, oltre ad aver vinto una qualche call per start-up o contest. Le giuste premesse per scalare, insomma!

Ebbene, scorrendo l’elenco di queste top 100 (107 per l’esattezza) start-up del 2017 ho l’ennesima conferma di quanto dico da qualche tempo, ossia che cominciano ad emergere iniziative interessante in ambito safety & security ma che l’industry è ancora decisamente sottovalutata dagli investitori. Queste start-up rappresentano solamente il 10% rispetto al totale selezionato da una giuria di ben 115 membri), alcune si perderanno per strada – come è giusto che sia, trattandosi di start-up, ma sono certo che di altre sentiremo parlare molto presto come i nuovi casi di successo dei prossimi anni. Sono infatti iniziative che presidiano nicchie specifiche in ambito safety & security ma con grandi potenzialità di sviluppo, dato la domanda crescente da parte del mercato.

Ecco allora la mia selezione di start-up #SIOS2017 attive nel settore safety & security, in ordine alfabetico, una lista che volutamente non considera le iniziative in ambito bio-medtech, che per definizione appartengono al tema salute (un grazie alla redazione di StartupItalia, che ha compilato l’elenco completo, che potete trovare qui).

  1. Allergenio. Motore di ricerca per gli allergeni, realizzato per i ristoratori che vogliono soddisfare le esigenze di chi presenta intolleranze e allergie alimentari.
  2. Aspisec. Cyber security, servizi e soluzioni per l’assessment della sicurezza informatica e la protezione delle infrastrutture critiche.
  3. BretMaps. Piattaforma per migliorare il sistema di prevenzione dei danni provenienti da rischio idrogeologico e di intervento, durante le emergenze complesse, in particolare durante gli eventi alluvionali. Un sistema di segnalazione per potenziali situazioni di pericolo attraverso immagini e testi e ricevere linee guida su come comportarsi, che migliora la comunicazione tra la popolazione locale e le istituzioni.
  4. Carepy. Sistema di gestione di farmaci e terapie, attraverso un’applicazione per smartphone e tablet, destinata ai pazienti e ai loro familiari. È una soluzione informatica che migliora la qualità della vita dei malati e di chi li assiste. Raccolto un seed found di 300.000 euro da FIRA Start Hope.
  5. Clairy. Vaso smart che fonde natura, tecnologia e design per ridurre l’inquinamento indoor grazie all’amplificazione delle naturali proprietà delle piante che permettono di purificare l’aria. Il tutto controllato tramite smartphone. Nel 2017 ottenuto un finanziamento Horizon 2020 da 2 milioni.
  6. D-Heart. Elettrocardiografo tascabile che si collega via bluetooth allo smartphone permettendo a chiunque di ottenere un elettrocardiogramma di elevata qualità e poterlo condividere tramite email. Nel 2016 sono tra i progetti vincitori di Think For Social, bando di Fondazione Vodafone e Polihub, premio di 660mila euro.
  7. Easy Rain. Soluzione in grado di contrastare in maniera efficace il fenomeno dell’acqua planning, consentendo agli pneumatici di recuperare aderenza sulle superfici bagnate. Nel 2017 è stata selezionata per il Marco Polo Accelerator, il primo percorso di accelerazione di H-Farm che si rivolge al mercato cinese.
  8. D-Eye. Dispositivo ottico, compatibile con iPhone, che permette di effettuare l’esame della retina, sfruttando la telecamera e il sistema di illuminazione del cellulare. Primo al Premio Marzotto 2017, ha raccolto 100 mila euro dalla Fondazione Cottino e, all’inizio del 2016, ha chiuso un aumento di capitale di 1,5 milioni di euro dal Fondo Invitalia Ventures.
  9. Floome. Lo smartphone diventa un etilometro affidabile, restituendo il tuo tasso alcolemico esatto. Stima del tempo di recupero con l’algoritmo BACguard per scoprire quanto tempo occorre per smaltire l’alcol ingerito.
  10. HearthWatch. Algoritmo che, abbinato ad una comune telecamera, permette di monitorare continuamente le condizioni cardiache e respiratorie di una o più persone contemporaneamente inquadrando il volto o una qualsiasi porzione di pelle esposta. Inoltre, nel caso in cui si verifichi un qualsiasi peggioramento nelle condizioni del paziente, è possibile, tramite una dashboard, segnalare il problema al più vicino provider di assistenza (infermieri, medici, famiglia…).
  11. Nuvap. Soluzione IoT che monitora in maniera automatica 26 parametri di inquinamento ambientale per la sicurezza di casa e famiglia. Risultato della collaborazione tra ENEA, Fondazione Bruno Kessler, Università Milano Bicocca, Università di Modena e Reggio Emilia, ha vinto Edison Pulse 2017per la categoria Smart Home.
  12. Vikey. Soluzione smart per gestire da remoto il check in e il check out negli appartamenti. A giugno 2017 ha chiuso un aumento di capitale di 300 mila euro con LVenture Group e alcuni membri di Angel Partner Group.

© United Risk Management

29 Dicembre 2017

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