Rinnovo certificazione UNI 10891 per United Risk Management

In Italia soltanto il 40 % degli istituti di Vigilanza sono certificati. United Risk Management ha ottenuto nel mese di settembre il buon esito del mantenimento della certificazione UNI 10891/DM269 e continua a rappresentare un unicum in quanto a specificità di servizio offerto, che distingue nettamente la nostra azienda da un qualsiasi altro tradizionale istituto di vigilanza” – afferma Enrico Fedrighini, responsabile dell’Ufficio Legalità di United Risk Management.

Ma vediamo in dettaglio cosa significa il rinnovo della certificazione per una realtà come United: Il Decreto n°269/2010, il DM 115/2014 ed il Disciplinare del Capo della Polizia 2015 hanno sancito l’obbligo di certificazione da parte di un Organismo di Certificazione Accreditato:

  • ai sensi delle norme UNI 10891 per gli istituti di vigilanza;
  • ai sensi della norma UNI CEI EN 50518 (che sostituisce la UNI 11068), per coloro che hanno anche dei centri di monitoraggio e di ricezione di allarme, riconoscendo un lasso di tempo di 36 mesi per l’adeguamento alla nuova normativa.

I Decreti obbligano la consegna, alla Prefettura competente, del certificato di conformità dei servizi forniti ai parametri fissati e alle norme UNI, CEI ed EN.

Prosegue Stefano Peroncini, Consigliere Delegato in United: “Il D.M. 269/2010 è una vera rivoluzione nel settore, avendo per la prima volta definito i requisiti tecnici, economici ed operativi (la cosiddetta capacità tecnica) per la vigilanza e il trasporto valori e per le investigazioni private e le informazioni commerciali. La grande novità dl DM è il superamento provinciale della licenza (che lascia libere le imprese di determinare i propri ambiti territoriali), in un quadro di regole omogenee per tipologia di servizi e per ampiezza degli ambiti territoriali entro i quali si intende operare; a ciò segue il perseguimento di una più elevata qualità organizzativa ed operativa dei servizi, attraverso un’azione di forte controllo sulla “capacità tecnica” dei soggetti che intendono offrire servizi di sicurezza privata, come espressamente previsto dalla legge (art. 136, comma 1, TULPS – Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), individuando le caratteristiche minime cui deve conformarsi il progetto organizzativo ed i requisiti di qualità degli Istituti e dei relativi servizi”.

I vantaggi per un istituto che sia dotata di questo parametro sono svariati, aggiunge Fedrighini:

  • dimostra rispetto di un requisito di legge cogente che se disatteso porta alla sospensione o al ritiro della licenza;
  • aumenta la fiducia del proprio cliente grazie al controllo da parte di un ente terzo indipendente;
  • crea un vantaggio competitivo nella partecipazione a gare d’appalto pubbliche o nelle trattative private.

Qual è l’iter di certificazione, a cui si è sottoposta United?

  • Per ottenere la certificazione, un Istituto deve dimostrare di essere conforme a una norma e alla legislazione vigente (DM 269/2010 + DM 56/2015 + D.C.P. del 24-02-2015).
  • Il DM definisce, in modo puntuale, il criterio per stabilire le giornate di verifica.
  • Per procedere con l’iter di certificazione l’Istituto di Vigilanza deve essere già in possesso della Licenza Prefettizia all’esercizio delle attività (ex art. 134 del TULPS). Licenza che United ha acquisito nel febbraio 2015.
  • L’istituto deve predisporre un sistema di gestione documentato per rispondere ai requisiti delle due norme e disporre di un professionista della security qualificato e certificato.
  • Il Ministero ha definito inoltre in modo puntuale le check-list di controllo che l’organismo di certificazione è obbligato ad usare.
  • Il processo di certificazione è composto da uno stage primo di verifica della parte documentale e di alcuni processi generali e da uno stage 2 di verifica puntuale dei processi principali.
  • L’organismo di certificazione deve verificare tutte le sedi e tutte le centrali di telecontrollo nell’arco del triennio di validità della certificazione. Il secondo anno e il terzo anno sono previste delle verifiche di mantenimento e al quarto anno è previsto il rinnovo.
  • L’organismo di certificazione è obbligato a informare il Ministero e la Prefettura in caso di rilievi negativi.

Il rinnovo della certificazione di United, conclude Peroncini “dimostra ancora una volta l’attenzione della società agli aspetti non solo di piena conformità alle normative di riferimento ma anche di allineamento con le best practice per l’erogazione del miglior servizio possibile al cliente. E ciò viene oggi riconfermato con la piena rispondenza alla norma  di riferimento”.

© United Risk Management

22 Dicembre 2017

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