Nucleo Ambiente Pavia, terra dei fuochi in Lombardia e uso dei droni
di Enrico Fedrighini, United Risk Management
Lo scorso dicembre 2017, dopo una serie di incendi che avevano interessato impianti di stoccaggio di rifiuti speciali, Attilio Visconti, Prefetto di Pavia, ha costituito un Nucleo Ambiente presso la Prefettura pavese, al fine di favorire la realizzazione di ogni utile iniziativa per prevenire e contrastare i fenomeni di inquinamento ambientale.
L’attività del Nucleo Ambiente di Pavia è iniziata con la diramazione di una circolare per censire i siti dove, almeno in astratto, è possibile che siano svolte, in modo abusivo, attività di stoccaggio di rifiuti.
Il 19 febbraio 2018, alla presenza dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, dell’ARPA, della Provincia e dell’ATS, è stato presentato in Prefettura un primo bilancio dell’iniziativa:
– n. comuni che hanno risposto alla circolare prefettizia: 137;
– n. comuni che hanno segnalato siti potenzialmente a rischio: 53;
– n. totale dei siti potenzialmente a rischio: 209, tra questi 164 capannoni vuoti che potenzialmente potrebbero ospitare rifiuti in modo abusivo.
Il Prefetto ha rimarcato l’urgenza di avviare dei controlli speditivi utili per capire con immediatezza se i siti già segnalati sono utilizzati per qualche specifica finalità, invitando ARPA a procedere ad un’accurata geolocalizzazione dei siti segnalati.
Tale mappatura, ha anticipato il Prefetto, è utile per una costante azione di continuo controllo e verifica, favorita soprattutto dall’impiego dei droni.
Un primo esito dei controlli avviati dal Nucleo Ambiente è stato presentato settimana scorsa a Corteolona (PV) alla presenza del presidente della Regione Attilio Fontana, del Procuratore Generale di Milano Roberto Alfonso e del Comandante del Noe di Milano Massimiliano Corsano, ed è particolarmente significativo: su 33 impianti controllati a sorpresa in quattro mesi, sono state contestate 30 irregolarità che hanno riguardato quantitativi e modalità di stoccaggio dei rifiuti (21), regolarità del certificato di prevenzione incendi e adeguatezza degli stessi sistemi (9).
E’ stato sottolineato che in provincia di Pavia, dalla scorsa estate, presso alcuni stabilimenti in difficoltà è stata segnalata l’attività di intermediari specializzati nell’export dei rifiuti: tratte privilegiate la Germania e la Romania, dove molti ex cementifici si sono trasformati in discariche pronte ad accogliere rifiuti speciali a prezzi molto convenienti.
Capitolo a parte i fanghi destinati all’agricoltura: un nuovo piano sarà proposto a comuni, Arpa e Provincia sui controlli nella filiera dei fanghi in agricoltura. L’obiettivo è quello di giungere alla firma di un protocollo di intesa tra Arpa, Provincia e aziende del territorio per stilare un elenco di “imprese virtuose” in un settore che negli ultimi anni è stato al centro di inchieste della procura di Milano per gli spandimenti illeciti.
© United Risk Management
6 Giugno 2018