U.lab per la ciclabilità delle aree montane
La bicicletta ha dimostrato negli ultimi anni di poter essere uno strumento fondamentale per promuovere il turismo anche in aree lontane dalle grandi città. Il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC) lombardo vuole così promuovere e incentivare l’utilizzo di questo mezzo di trasporto non solamente per gli spostamenti quotidiani più brevi, ma anche per il tempo libero e per il turismo.
Per attuare questo piano, la Giunta Regionale ha affidato a U.lab, la società di urbanistica del Gruppo United, la realizzazione di uno studio “relativo all’accessibilità ciclistica e cicloturistica ai territori montani”.
U.lab verificherà le condizioni migliori per promuovere la ciclabilità in quei territori dove, a prima vista, gli spostamenti con le bici sembrano essere più complicati ma che, al contrario, possono avvantaggiarsi di questa nuova forma di turismo se ben governato.
U.lab ha vinto il bando di gara proponendo un percorso specifico di studio che prevede, tra l’altro, l’analisi delle esperienze migliori, lo studio dei territori nei quali inserire le nuove piste, l’ascolto di questi stessi territori e la proposta di elementi specifici per la realizzazione dei percorsi. In particolare, il “metodo U.lab”, già sperimentato con successo in altre aree montane, prevede un confronto continuo con gli stakeholder locali, attivando dei processi di “condivisione dal basso”, che puntano a coinvolgere tutto il territorio, favorendo così il successo del progetto. “Misureremo il grado di coinvolgimento degli utenti – spiega Stefano Franco, AD di U. Lab – tramite una serie di attività di condivisione e adesione al progetto rivolte ai cittadini, alle istituzioni e alle associazioni operanti alle diverse scale, per condividere quelle idee che saranno integrate nella fase di pianificazione”.
La proposta di U.Lab prevede anche lo studio anche di soluzioni concrete, che tutti i ciclisti non potranno non apprezzare, come ad esempio la presenza costante, ad intervalli regolari, di fontanelle d’acqua sui percorsi stabiliti, o di stazioni di ricarica per le e-bike. “In Lombardia abbiamo già diversi casi di successo, come la ciclabile del Garda, o i sentieri Valtellina, della Val Camonica, della Val Brembana o ancora la ciclovia Valganna, che dimostrano come il cicloturismo può costituire un forte polo attrattivo per un turismo sostenibile, capace di dare nuovo vigore alle comunità interessate. Ed è su questa linea che vogliamo dare il nostro contributo scientifico affinché il piano regionale della mobilità ciclistica possa coinvolgere al meglio le aree montane della nostra Regione”, conclude Stefano Franco.
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2 novembre 2021